20 gennaio 2023
Il 18 gennaio 2023, è scomparso Filiberto Cimino, professore emerito di Biochimica presso l’Università di Napoli Federico II e presidente onorario della Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare (SIB).
Nato a Napoli il 2 aprile del 1939, Filiberto Cimino ha svolto la sua attività di docente e ricercatore presso l’attuale Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’ Università partenopea e, nella seconda metà degli anni 60 presso il “Laboratory of Biochemistry of National Heart, Lung, and Blood Institute” del NIH di Bethesda (Md., USA), mantenendo negli anni successivi numerose collaborazioni scientifiche internazionali sia in Europa (EMBL di Heidelberg) che negli USA (NIH, Bethesda). I contributi più significativi della sua più recente attività di ricerca hanno riguardato lo studio della regolazione redox di processi cellulari, quali crescita, espressione genica, trasduzione del segnale mitogenico, nonché di risposte cellulari, quali la resistenza allo stress ossidativo ed il ruolo dei micro RNA nella regolazione della senescenza cellulare. Filiberto Cimino è stato anche impegnato in numerose attività gestionali di grande rilevanza. Dal 1982 al 1994 è stato direttore prima dell’Istituto di Scienze Biochimiche e poi del Dipartimento di Biochimica e Biotecnologie Mediche e di quello di Medicina di Laboratorio, oltre che direttore della Scuola di Specializzazione in Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica della Federico II. Tra i tanti altri incarichi ricoperti, Filiberto Cimino è stato più volte membro del CdA, del Comitato Etico e del Consorzio BIOGEM dell’Ateneo Federiciano, del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Biochimica Clinica (SIBIOC), e presidente del CTS del CEINGE-Biotecnologie Avanzate, del Comitato Etico dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione G. Pascale” e del Consorzio per lo Studio e l’Applicazione della Bio-Informatica alla Genomica (BIOGENE).
Maestro di tante generazioni di studenti sia di Medicina che di Farmacia, lascia con il suo esempio di vita una lezione indelebile di umanità, oltre che di rigore scientifico, all’intera Comunità di docenti e ricercatori del nostro Paese e non solo.