17 luglio 2023
La FISV (Federazione Italiana Scienze della Vita) accoglie con favore la proposta di Regolamento sulle piante ottenute mediante alcune delle Nuove Tecniche Genomiche (NGT, che includono la mutagenesi mirata tramite editing genomico e la cisgenesi), in Italia nominate Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA). La proposta è stata rilasciata dalla Commissione Europea lo scorso 5 luglio e sarà ora sottoposta al Parlamento e al Consiglio dell’Unione.
Una nuova regolamentazione era da tempo necessaria per consentire la sperimentazione in campo e l’utilizzo delle piante prodotte con queste nuove tecnologie, allineando la nostra legislazione a quelle adottate negli ultimi anni dai maggiori Paesi con cui si confronta e compete l’agricoltura dell’Unione Europea.
La proposta di Regolamento EU adotta, in maniera intelligente e articolata, un approccio proporzionale e flessibile, basato sulle considerazioni e le indicazioni elaborate dalla comunità scientifica nell’ultimo decennio. Dando priorità all’effettivo prodotto invece che alla tecnologia utilizzata, la proposta riconosce le piante prodotte con alcune NGT (denominate ora NGT di categoria 1) come sostanzialmente equivalenti a quelle ottenibili con gli approcci convenzionali di miglioramento genetico, stabilendone le stesse procedure di approvazione per la coltivazione. La proposta propone anche un approccio graduale di valutazione del rischio per le piante prodotte con altre NGT (NGT di categoria 2), seguendo comunque protocolli meno complessi e onerosi di quelli stabiliti dalla regolamentazione riguardante gli Organismi Geneticamente Modificati inclusi nella ormai scientificamente obsoleta Direttiva del 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
La proposta di regolamento ben concilia una concezione razionale del principio di precauzione con le evidenze scientifiche e con la necessità di promuovere l’innovazione e la competitività del sistema agroalimentare europeo, e riconosce gli effetti positivi per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie. A questo fine, per facilitare la diffusione delle piante NGT, la proposta promuove incentivi per quei prodotti in cui sono stati migliorati caratteri legati alla sostenibilità e per le Piccole e Medie Imprese, particolarmente presenti nel sistema sementiero italiano.
Al di là della valutazione generalmente positiva, è tuttavia nostra opinione che alcuni aspetti non appaiano basati su adeguate valutazioni scientifiche e dunque richiedano un maggior approfondimento. Troviamo poco giustificato il limite massimo di 20 modifiche apportabili stabilito per le piante di categoria 1, che può arbitrariamente precludere alcune importanti strategie di miglioramento genetico. Inoltre, riteniamo irrazionale l’esclusione di tutte le piante NGT dall’uso nell’agricoltura biologica, considerando che le nuove tecnologie potrebbero dare un impulso favorevole proprio all’adozione dei sistemi di coltivazione biologica, come stabilito dagli obiettivi del Green Deal. Confidiamo dunque in un’ulteriore riflessione su questi temi.
In ogni caso, al fine di evitare confusione fra i cittadini e nel rispetto di tutte le libertà, riteniamo che ogni determinazione in merito all’adozione o meno delle piante NGT nelle pratiche biologiche debba essere rimossa dall’attuale proposta legislativa, ed eventualmente rimandata ad opportune modifiche del Regolamento (EU) 2018/848 che disciplina specificamente questo settore agricolo.