8 febbraio 2022
La Proposta di legge Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico in discussione in Assemblea alla Camera dal prossimo 8 febbraio per il voto definitivo, non contiene solo un’opportuna regolamentazione legislativa dell’agricoltura biologica, ma purtroppo prevede anche l’estensione all’agricoltura biodinamica di tutto ciò che è prescritto nella Proposta di legge.
Vari mesi fa l’Accademia dei Georgofili, l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, l’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna, l’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie, la Federazione Italiana Scienze della Vita e l’Unione Nazionale delle Accademie per le Scienze Agrarie hanno inviato ai Deputati una lettera contenente alcune richieste specifiche di modifica alla Proposta di Legge, che riportiamo alla fine di questa lettera. Le organizzazioni firmatarie raggruppano di fatto l’intera comunità scientifica agraria del nostro Paese, e concludono: Siamo consci del fatto che l’agricoltura biodinamica è una realtà economica. Riteniamo tuttavia che inserirla in una legge dello Stato equivalga a fornirle un avallo. Questo è per la comunità scientifica inaccettabile, soprattutto in un periodo in cui in tutto il mondo la Scienza viene ascoltata con particolare attenzione dai decisori politici.
Con questa ulteriore lettera la Federazione Italiana di Scienze della Vita desidera dettagliare ulteriormente i motivi per cui le richieste fatte sono per la comunità scientifica essenziali.
L’estensione della legge all’agricoltura biodinamica è stabilita all’Art. 1, comma 3, che recita: Sono a tal fine equiparati il metodo dell’agricoltura biodinamica ed i metodi che, avendone fatta richiesta secondo le procedure fissate dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali con apposito decreto, prevedono il rispetto delle disposizioni di cui al primo periodo.
L’agricoltura biodinamica è una pratica basata sulle credenze filosofico-esoteriche formulate circa un secolo fa da Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia. L’agricoltura biodinamica utilizza anche le pratiche dell’agricoltura biologica, ma ciò che ad esse aggiunge non ha alcun fondamento scientifico e non è verificabile sperimentalmente, in quanto prescrive tassativamente preparati e pratiche che presuppongono effetti senza cause e flussi cosmici che generano forze di origine non materiale. L’associazione internazionale Demeter possiede il marchio “Biodinamico” e lo conferisce a titolo oneroso alle aziende che mostrino di seguire tali prescrizioni basate su credenze mistico-spirituali.
La Proposta di Legge nomina ancora esplicitamente l’agricoltura biodinamica all’ Art. 8 (Piano nazionale delle sementi biologiche), comma 1, riferendosi a varietà adatte all’agricoltura biologica e biodinamica, e all’Art. 5 (Tavolo tecnico per la produzione biologica), comma 3, dove è indicato che il Tavolo deve includere […..] un rappresentante delle associazioni maggiormente rappresentative nell’ambito della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biodinamico [….]. Con questi riferimenti la Proposta ammette di fatto che, sebbene l’intera Proposta estenda all’agricoltura biodinamica tutte le sue prescrizioni, questa è qualcosa di diverso dall’agricoltura biologica.
Fra le prescrizioni della Proposta vi sono corsi specifici di laurea, master e dottorato, nonché quote dedicate del Fondo ordinario per le attività di ricerca del CNR (Art. 11, capi 2a e 2b), incentivi dei prodotti attraverso iniziative di informazione, formazione ed educazione, anche ambientale e alimentare, con particolare riferimento alla ristorazione collettiva (Art.11 capo 2a). Tali prescrizioni specificamente dedicate all’agricoltura biologica, che la pongono su un piano superiore verso ogni altra forma di agricoltura, estendono dunque all’agricoltura biodinamica dei privilegi educativi, di finanziamento per la ricerca scientifica e di scelte nella ristorazione collettiva.
Gli agricoltori sono ovviamente liberi di decidere di seguire le pratiche biodinamiche, ma ribadiamo ancora una volta il pericolo che costituirebbe l’approvazione di un testo di Legge senza le opportune modifiche. Tale pericolo è stato menzionato anche dal premio Nobel per la Fisica prof. Parisi nella sua Lettura magistrale “Il senso della Scienza” di apertura dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università di Roma la Sapienza. Il Presidente Mattarella in risposta alle preoccupazioni del prof. Parisi ha mostrato interesse e sensibilità al problema.
Si tratta quindi di decidere la direzione verso cui l’Italia intende indirizzare le sue risorse economiche, quali fondamenti culturali si desideri trasmettere alle nuove generazioni, e se si abbia rispetto per la scienza e la razionalità. I Deputati sono chiamati a scegliere se per il progresso della nostra agricoltura si debbano privilegiare credenze mistiche o si debba operare in base alla ragione e alle conoscenze basate sulle evidenze scientifiche.
Auspichiamo vivamente che le richieste avanzate dalla comunità scientifica, e che riportiamo qui sotto, siano fatte proprie dalla Camera.
L’articolo 1 potrebbe essere modificato come segue.
Articolo 1, comma 3. La presente legge si applica ai metodi di agricoltura che rispettino le disposizioni dei regolamenti dell´EU in materia di agricoltura biologica. Gli strumenti di programmazione, di ricerca e di finanziamento di cui al Capo V, si applicano solo per i metodi di produzione, per i prodotti e le aziende definiti all´articolo 2.
Articolo 5, comma 3. Si richiede lo stralcio del seguente testo “e da un rappresentante delle associazioni maggiormente rappresentative nell’ambito della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodi biodinamico”.
Articolo 8, comma 1. Si richiede di sopprimere le parole: “e biodinamica”.
Firmato
Federazione Italiana Scienze Della Vita