Replica di FISV al Ministro Boccia per le sue dichiarazioni sulla Scienza

ricerca scientifica

Gent.mo Sign. Ministro Boccia,
innanzitutto, La ringraziamo di averci risposto, dimostrando una volontà di dialogo che ci piacerebbe potesse durare. Naturalmente il nostro scopo non era in alcun modo offenderla o insultarla. Le riportiamo qui la parte dell’intervista a cui ci riferiamo:
Il Corriere della Sera le chiede: Non siamo molto indietro con i test? Risposta: «Chiedo alla comunità scientifica, senza polemica, di darci certezze inconfutabili e non tre o quattro opzioni per ogni tema. Chi ha già avuto il virus, lo può riprendere? Non c’è risposta. Lo stesso vale per i test sierologici. Pretendiamo chiarezza, altrimenti non c’è scienza. Noi politici ci prendiamo la responsabilità di decidere, ma gli scienziati devono metterci in condizione di farlo. Non possiamo stare fermi finché non arriva il vaccino».

Alla domanda sui test lei risponde concentrandosi sui test sierologici, invece di parlare delle difficoltà dell’Italia a fare uno screening statisticamente significativo della popolazione (i numeri e le categorie da testare, in particolare in vista di una fase 2, sono state calcolate da molti e sistematizzate, per esempio, dagli illustri statistici come Alberto Zuliani e Giorgio Alleva, ambedue ex-Presidenti dell’INPS). Nonostante la possibilità di risultati falsi negativi del test molecolare per l’analisi dei tamponi, fisiologica in ogni test di laboratorio, questo test è molto performante e permetterebbe di instaurare un sistema decentrato di controlli della popolazione asintomatica, essenziale per identificare e isolare i nuovi focolai quando si deciderà di rilassare le norme del lock-down.

Molti ricercatori si sono attivati nei loro laboratori per assemblare kit “fatti in casa” per l’analisi dei tamponi, al fine di superare il grave problema della reperibilità di reagenti. Il Governo e le Regioni dovrebbero a nostro parere utilizzare al massimo questo aiuto e calcolare quanti test saranno in grado di effettuare nelle prossime settimane. Da questo dipendono le strategie di riapertura. Questa è una certezza che la scienza in questo momento può dare, alla politica di usarla al meglio. Invece i test più controversi al momento sono proprio i test sierologici a cui si riferisce nella sua intervista. Non solo perché negli ospedali se ne stanno ancora mettendo alla prova le caratteristiche di specificità (possono riconoscere anche gli anticorpi contro i Coronavirus del raffreddore?) e sensibilità.

Queste prove hanno bisogno di tempo perché non ci si può permettere di saltare dei passaggi, pena la non affidabilità del risultato. Ma soprattutto perché l’epidemia è nota e studiata da troppo poco tempo per poter rispondere con certezza a domande quali: tutti i pazienti che hanno contratto la malattia sviluppano anticorpi? La risposta anticorpale è protettiva, e quanto? e se lo è, lo è sempre o dipende dalla sua qualità e/o intensità?

Nessuno è in grado di dare risposte certe a queste domande, al meglio gli scienziati possono basarsi su epidemie precedenti e fare dei calcoli probabilistici, o basarsi sui pochi esperimenti finora svolti sui modelli animali, che sembrano incoraggianti. Per queste ragioni Lei nella sua intervista ha chiesto alla scienza una cosa che nessuno scienziato serio è in grado di darle: certezze dove non ci possono essere, semplicemente per mancanza di dati sufficienti da analizzare.

Il più spericolato è stato Anthony Fauci, che ha dichiarato che «sarebbe pronto a scommettere qualsiasi cosa che gli individui che guariscono dal Covid-19 saranno protetti contro una nuova infezione». Ma le scommesse, come tutti sanno, persino quelle di un grande virologo come Fauci, appartengono al mondo del gioco d’azzardo e non della scienza. Tuttavia, raccogliere il più dati possibile sugli anticorpi presenti nella popolazione, sia persone guarite che quelle che apparentemente non si sono mai ammalate, è fondamentale proprio per poter rispondere alla domanda oggetto della scommessa di Fauci, per cui esortiamo il Governo e le Regioni, appena individuato il test più affidabile, a intraprendere una grande campagna di test sierologici da affiancare alla già citata campagna di screening con i tamponi.

Infine, conveniamo che lei non è certo il responsabile per l’insana politica di definanziamento della ricerca operata da Governi di tutti i colori politici negli ultimi 20 anni, ma speriamo anche con lettere come questa di riuscire a sensibilizzare la classe politica sull’importanza di invertire questa tendenza perniciosa.
Concludiamo auspicando che questo scambio, magari vivace, di opinioni, inauguri una fase in cui politici e scienziati si possano davvero parlare, sforzandosi di capire gli uni il linguaggio degli altri. Scienza e politica devono fare ognuna la sua parte, ma la possono fare al meglio solo se riescono a comunicare efficacemente. Rimaniamo quindi più che disponibili ad ulteriori scambi di opinione con il Ministro Boccia e con chiunque altro, nel Governo, sia interessato a trovare un terreno comune, nell’interesse del paese che a tutti preme.

(*) La Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) è un’associazione scientifica senza scopo di lucro che federa sedici società scientifiche italiane e rappresenta circa ottomila ricercatori italiani (www.fisv.org).

Elenco delle Associazioni e delle Società scientifiche federate:

AAI – Associazione Antropologica Italiana.
ABCD – Associazione di Biologia Cellulare e del Differenziamento.
AGI – Associazione Genetica Italiana.
SIB – Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare.
SIBBM – Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare e Biotecnologie Microbiche.
SIBE – Società Italiana di Biologia Evoluzionistica.
SIBV – Società Italiana di Biologia Vegetale.
SICA – Società Italiana di Chimica Agraria.
SIF – Società Italiana di Farmacologia.
SIF – Società Italiana di Fisiologia.
SIGA – Società Italiana di Genetica Agraria.
SIGU – Società Italiana di Genetica Umana.
SIMAG – Società Italiana Mutagenesi Ambientale e Genomica.
SIMGBM – Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche.
SIP MET – Società Italiana di Patologia e Medicina Traslazionale.
SIPaV – Società Italiana di Patologia Vegetale.